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Amaranto: il futuro

Livorno calcio, c’è un’offerta per acquistare il club: tutto parte da un imprenditore livornese

di Alessandro Bernini

	La curva del Livorno e l'imprenditore livornese che ha studiato il piano per rilevare il club
La curva del Livorno e l'imprenditore livornese che ha studiato il piano per rilevare il club

Dall’inizio del 2024 un gruppo di uomini d’affari della città e non solo sta mettendo a punto una strategia per prendere il club: si pensa al modello tedesco, ma ora c’è da capire se l’attuale patron Esciua sarà disposto a farsi da parte

02 maggio 2024
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LIVORNO. Parte l’assalto all’Us Livorno Calcio. Dritto, deciso, senza indugi. Il piano parte dall’imprenditore Andrea Locatelli che vuole rilevare la società amaranto con un progetto già definito in molti particolari. 

Chi è Locatelli

Iniziamo con un punto a suo favore che può sembrare banale ma non lo: Andrea Locatelli è nato a Livorno. Almeno non ci faremo la domanda “ma perché è venuto proprio da noi?”.  Dalla nostra città ha poi spiccato il volo a livello professionale, fino a diventare uomo di riferimento all’interno di Infront, ovvero la società che si è occupata per anni della vendita dei diritti tv del campionato di serie A (qui parliamo di centinaia di milioni). Un nome ben conosciuto nelle stanze che contano del calcio. E quello di Locatelli non è un amore improvviso per il Livorno. Già nel 2006, quando il Livorno era in serie A, si presentò ad Aldo Spinelli con una proposta di acquisto ufficiale tramite Media Partners (di cui Infront era una costola) ma Spinelli sparò una richiesta di 17 milioni di euro e non se ne fece di nulla. Oggi Locatelli è libero professionista che fa consulenze, anche nel mondo del calcio. Di recente ha ricoperto ruoli di rilievo anche nella federazione di pugilato. 

Il progetto

Chiariamo subito. Non stiamo parlando di rumors o di un’idea che deve ancora sbocciare. Da quanto ci risulta, Locatelli sta lavorando a questo suo progetto da almeno due mesi. E non sarebbe solo. Anzi. Alle sue spalle ci sarebbe già un gruppo di imprenditori (alcuni di Livorno, alcuni di fuori) ai quali è stato illustrato il progetto e che hanno accolto con grande entusiasmo la sua idea. I dettagli esatti saranno resi noti in seguito, ma a quanto pare Locatelli avrebbe studiato una strategia insieme ad avvocati e commercialisti sulla scia di quanto avviene nel calcio tedesco. Dove i vecchi padroni o gli attuali fondi sono stati soppiantati da una autarchia pubblico-privato che sta portando risultati clamorosi. L’ultimo dei quali proprio del Borussia Dortmund che con questo sistema ha sempre lo stadio pieno e ottiene risultati clamorosi. Un particolare molto importante è che Locatelli avrebbe avuto qualche contatto in città, non solo col mondo imprenditoriale. Trovando un appoggio pieno e totale. 

L’offerta a Esciua

Domanda inevitabile: ma Joel Esciua è disposto a cedere il Livorno? Questo lo scopriremo quando Locatelli si presenterà dall’attuale presidente del Livorno. A quanto pare una cifra molto sostanziosa sarebbe già stata depositata da un notaio livornese. Ricordiamo che nell’estate 2023 Esciua rilevò il Livorno da Paolo Toccafondi per 600mila euro, anche se Esciua non ha mai nascosto di aver ritenuto quella valutazione sin troppo alta. Rispetto ad allora, purtroppo, non è successo molto. Esciua non poteva avere la bacchetta magica e fare ciò che nessuno ha fatto per anni, ma resta il fatto che siamo senza un campo da gioco e senza un settore giovanile. La situazione di Esciua è nota. I rapporti con la tifoseria sono praticamente a zero e anche il fatto che il Club Magnozzi abbia deciso di bloccargli la disponibilità di marchio e nome “Us Livorno” (almeno fino al 30 maggio) dimostra che il feeling è spezzato non solo con la Curva Nord ma anche con la parte più moderata del tifo.  Resta il fatto che oggi il Livorno è comunque nelle mani di Esciua per cui sarà lui a decidere il futuro della società.

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