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Grosseto, imprenditore 87enne installa un defibrillatore in azienda a disposizione di tutti: «Tengo i cancelli aperti per la città»

di Elisabetta Giorgi
Da sinistra Rudi Mucci, Marco Gentili, Alvo Gentili, Paolo Gentili, Giuseppina Saccone, Gianluigi Perruzza e Cecilia Severi accanto al defibrillatore messo nell’azienda di via Aurelia nord
Da sinistra Rudi Mucci, Marco Gentili, Alvo Gentili, Paolo Gentili, Giuseppina Saccone, Gianluigi Perruzza e Cecilia Severi accanto al defibrillatore messo nell’azienda di via Aurelia nord

Il gesto di Alvo Gentili: «Si spera sempre che questo apparecchio non serva mai, però nell’ipotesi in cui serva c’è: ed è qui»

02 maggio 2024
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GROSSETO. Anni fa ebbe due piccoli attacchi cardiaci. Da allora ha capito che intervenire con immediatezza è fondamentale e che anche un piccolo gesto può essere di grande aiuto per gli altri. Un 87enne imprenditore grossetano, titolare di un’azienda edile, ha deciso di comprare un defibrillatore e metterlo a disposizione della città. Lo tiene nel cortile dell’azienda, i cancelli sono aperti da mattina a sera.  È stato lui stesso, ancora ben saldo alle redini della sua impresa Vibralcementi, a inaugurare ufficialmente – alla presenza del Tirreno – la postazione Dae scoprendo il telo insieme ai familiari, ad alcuni dipendenti, al crocerossino Gianluigi Perruzza che li ha istruiti con corsi ad hoc e alla farmacista Cecilia Severi. L’attrezzo è a disposizione della città. «Se qualcuno ne ha bisogno per aiutare chi ha avuto un malore – dice Alvo – può entrare, prenderlo e usarlo».

L’azienda

Vibralcementi è una delle aziende storiche di Grosseto. Opera nella vendita di materiali per l’edilizia, nel noleggio di attrezzature, tagli e carotaggi. Il fondatore e titolare è Alvo Gentili, che nel 1959 insieme ad altri soci creò un’azienda che all’epoca produceva manufatti in cemento. Dopo poco Alvo rilevò il 100% delle quote e riuscì a portare avanti l’impresa, facendola crescere. A distanza di 65 anni, Alvo Gentili (che compirà 87 anni fra pochi mesi) dirige ancora l’impresa con l’importante supporto della famiglia, della moglie Giuseppina Saccone e dei figli Marco e Paolo. E veniamo ai giorni nostri.

Il defibrillatore

«Qualche mese fa – come racconta il dipendente Rudi Mucci, responsabile dell’officina, parlando della “lungimiranza” e della capacità di visione del suo capo – il signor Alvo mi chiamò nel suo ufficio, come fa quotidianamente per questioni di lavoro, ma stavolta invece che parlarmi di cose professionali mi disse che avrebbe voluto comprare un defibrillatore per metterlo a disposizione della comunità, incaricandomi di prendere tutte le informazioni del caso e di acquistarlo. Premetto che la nostra l’azienda non ha l’obbligo di dotarsi di tale apparecchiatura, io però ho condiviso subito l’iniziativa ritenendola esemplare e lodevole. Ho contattato la Croce Rossa e con un mio collega ho frequentato il corso Blsd. A breve altre due persone lo faranno». Al momento, due dipendenti in azienda (Mucci e un suo collega) sanno già usare il defibrillatore e altri due sapranno farlo presto. «Un defibrillatore fine a se stesso potrebbe essere limitante – prosegue Mucci –. Il mio capo ha visto bene di provare a metterlo a disposizione di tutti. Qua siamo in una strada (via Aurelia nord, ndr) dove c’è tantissimo traffico: una zona artigianale e piena di negozi e aziende. Si spera sempre che questo apparecchio non serva mai, però nell’ipotesi in cui serva c’è: è qui. Noi nel nostro piccolo, in azienda, abbiamo voluto lanciare un messaggio importante alla comunità. Non è detto che un’attività che vende materiale edile non possa fare anche questo, un gesto. Si tratta di una cosa semplice ma che io stesso ritengo buona e molto “diretta”. Tra l’altro consiglio a tutti di fare corsi per imparare a usare questi strumenti. In città ci sono sempre più defibrillatori, e magari un giorno passando in centro con la famiglia, nella malaugurata ipotesi che succeda qualcosa di brutto a qualcuno, tu ci sei. E quei pochi minuti possono essere fondamentali per salvare una vita». Il defibrillatore è stato comprato alla farmacia Severi di via Roma di cui è titolare Cecilia Severi, che due giorni fa è stata chiamata all’inaugurazione e volentieri è arrivata. Tutti insieme hanno scoperto l’apparecchio. «Abbiamo acquistato una teca da esterno con piantana per tenerlo in sicurezza – dicono in azienda – collocando il tutto in cortile a pochi metri dal cancello. Abbiamo anche comprato un misuratore di pressione e un saturimetro, custoditi in una stanza accanto al defibrillatore. Anche questi all’occorrenza possono essere strumenti utili per chi ne ha bisogno». Da lunedì 29 aprile, lo strumento è a disposizione. I cancelli sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 6,30 alle 19 e il sabato dalle 6,30 alle 12. «È stato un piccolo gesto», spiega Alvo. Ma chissà che non faccia scuola.
 

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