Il Tirreno

La polemica

Rosignano, manifesti elettorali del centrodestra strappati e imbrattati


	I due manifesti imbrattati a Rosignano pubblicati sui social da Matteo Salvini
I due manifesti imbrattati a Rosignano pubblicati sui social da Matteo Salvini

Sui social interviene anche Salvini: «I soliti “democratici” a targhe alterne»

02 maggio 2024
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ROSIGNANO. Manifesti elettorali del centrodestra strappati o imbrattati a Rosignano Marittimo. Un’attività «portata avanti da personaggi che si dedicano costantemente a strappare i manifesti, regolarmente affissi a pagamento, di candidati di Fratelli d’Italia – denuncia il capogruppo comunale del partito di Giorgia Meloni Stefano Scarascia – è successo anche in passato e quasi sicuramente succederà in futuro, ma non è consolante: significa che l’intolleranza è difficile da estirpare. Mentre gli altri partecipanti alla competizione elettorale – commenta Scarascia – tacciono sull’argomento». 

Ma quanto accaduto non riguarda solo i manifesti di FdI: anche quelli della Lega infatti sono stati vandalizzati da ignoti. «In provincia di Livorno i soliti “democratici” a targhe alterne, tolleranti solo con chi la pensa come loro –tuona sui social il segretario del partito, il vicepremier Matteo Salvini – se pensano di intimidirci si sbagliano di grosso: la Lega non arretra di un millimetro. Avanti tutta!». Su Facebook il segretario della Lega ha postato la foto di due manifesti strappati e imbrattati proprio a Rosignano Marittimo: uno con la scritta “fascista” e il naso da clown sul volto del ministro delle infrastrutture e dei trasporti e un altro con la scritta “anti fascio” sul viso della candidata alle Europee ed europarlamentare leghista uscente, Susanna Ceccardi. «Ancora una volta la Lega è vittima dell'intolleranza di chi predica intolleranza. I nostri manifesti per le Europee – dichiara in una nota Manfredi Potenti, senatore toscano della Lega – sono stati strappati e danneggiati a Rosignano Marittimo in un’azione rivendicata da chi, paradossalmente, in maniera anonima e attraverso atti delinquenziali, si proclama antifascista».

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