Il Tirreno

Versilia

Inchiesta della Finanza

Falsi finanziamenti a Viareggio, maxi sequestro

Falsi finanziamenti a Viareggio, maxi sequestro

Nel mirino degli inquirenti un gruppo di sette società che è accusato di avere raggirato quasi duecento persone in Versilia, oltre 650 in tutta Italia.

02 maggio 2024
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VIAREGGIO. Chiedevano fino a 10mila euro per avviare le pratiche relative a finanziamenti da erogare  a cittadini e imprese. Solo che dopo avere incassato quei soldi, dei finanziamenti promessi  non facevano vedere neppure l’ombra. Per questo nel dicembre scorso quattro persone sono state arrestate con l’accusa di associazione a delinquere, truffa, autoriciclaggio ed emissione di fatture false.  Adesso nei loro confronti e delle sette società del sodalizio che gestivano – con sedi a Viareggio, Roma, Cagliari e Torino – è scattato un sequestro preventivo d’urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Ravenna ed eseguito dalla Guardia di finanza. Il gruppo è accusato di avere truffato 650 persone residenti in 13 regioni (dal Veneto alla Sicilia, dalla Liguria alla Campania, dalla Sardegna alla Toscana), quasi duecento delle quali in Versilia e dintorni, per un totale di oltre due milioni di euro. 

Secondo quanto ricostruito dalle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Ravenna, il meccanismo di frode era finalizzato a prospettare alle vittime delle truffe la possibilità di accedere a finanziamenti erogati da organismi dell’Unione Europea a condizioni molto vantaggiose. Ma per ottenerli era necessario il pagamento di una somma, a titolo di istruttoria per la pratica, da accreditare sui conti bancari di società riconducibili al sodalizio. I finanziamenti promessi per un importo complessivo di circa 60 milioni di euro, tuttavia, non sono mai arrivati, in quanto i fondi europei si sono rivelati del tutto inesistenti.


Questo è ciò che emerge anche dai racconti delle numerose persone sentite dagli inquirenti, che sono state raggirate dalla falsa prospettazione di ottenere un incentivo per acquistare case, avviare iniziative imprenditoriali ovvero ottenere liquidità necessaria al soddisfacimento dei propri bisogni personali. Le società proponenti i suddetti finanziamenti sono state quindi sottoposte a sequestro, unitamente alla totalità dei beni aziendali ad esse riferibili. Il provvedimento ha riguardato, altresì, le disponibilità finanziarie degli indagati fino alla concorrenza dell’intero profitto illecitamente ritratto.
 

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