Il Tirreno

Pontedera

L'iniziativa

La messa rock, chitarra elettrica e batteria nel borgo toscano per avvicinare i giovani alla chiesa

di Paola Silvi
Un momento della messa rock
Un momento della messa rock

L'iniziativa a Forcoli: una formula innovativa che a quanto pare funziona e avvicina nuovi fedeli

03 maggio 2024
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PALAIA. La messa è rock e la chiesa si riempie di gente, soprattutto giovani. Perché lodare Dio in versione metallica, con una celebrazione eucaristica animata da batteria, chitarra elettrica e coro è un modo nuovo e accattivante che aiuta ad avvicinare anche chi di solito non è proprio un habitué dell'appuntamento domenicale.ù

L'idea

Ed è l'obiettivo per cui è nata quest'originale esperienza liturgica che torna a Forcoli, per la terza edizione, proprio domenica 4 maggio alle 11,30 nella Cappella di Gesù Misericordioso. «L'iniziativa – spiega una delle catechistiche Patrizia Consoloni – è stata pensata quasi per gioco, come strumento per richiamare più ragazzi possibili alla messa e che riassume un po' i tempi moderni. Su Tik Tok, tanto per fare un esempio, si trovano molti canti di chiesa rielaborati in stile rockeggiante, segno che si può pregare non dimenticando l'attualità».

Attenti a quei due

I fratelli Vannini, Valtere alla chitarra elettrica e Giovanni alla batteria, affettuosamente chiamati in paese i “nonni rock”, si mettono a disposizione e, coadiuvati dal coro parrocchiale scuotono la celebrazione. L'ultima messa rock fu celebrata a ottobre «ma di solito scegliamo di accompagnare a queste liturgie sui generis – continua Patrizia – un evento significativo per la nostra comunità». Quella di ottobre venne associata all'inizio dell'anno catechistico e alla testimonianza portata dai giovani della parrocchia di Palaia che raccontarono la loro partecipazione alla Giornata mondiale della gioventù a Lisbona mentre questa di domenica 4 maggio vedrà la presenza di due ragazze dell'Unitalsi di Pontedera che parleranno della loro esperienza a Lourdes. «La preghiera – spiegano le catechiste, ideatrici e promotrici della messa rock – non si esaurisce solo nelle formule classiche ma tocca la vita delle persone e deve incontrare anche quelle che, per vari motivi o magari in determinati periodi, ne prendono le distanze. Pregare insomma non deve essere un fatto rilegato al passato ma, al contrario, deve saper parlare al presente. Ecco che questo tipo di musica ritmata e vibrante, come linguaggio moderno, arriva e incuriosisce».

E la versione "beat"

Ma non è finita qui. Perché a Forcoli non si accontentano di annunciare la messa rock ogni tanto. Tutte le ultime domeniche del mese va in scena anche la “messa beat”, una variante acustica suonata con chitarre, tamburi, bonghi, cembali e cajon. «Qui ogni bambino del catechismo, dai più piccoli ai più grandicelli, offre il suo contributo, con il canto o con l'accompagnamento e – continua Patrizia – i giovani curano gli aspetti della liturgia, dall'offertorio alle intenzioni della preghiera dei fedeli». Anche in questo caso la filosofia che sta alla base è sempre la stessa: riempire la chiesa, richiamare i fedeli, portare la parola di Dio tra la gente. E, a giudicare dai risultati, l'effervescenza del rock e del beat, fanno il tutto esaurito. Il mondo cambia e progredisce e anche tentare un rinnovamento musicale può essere un modo per mantenere la chiesa al passo coi tempi. A Forcoli ci credono, lo mettono in pratica e la risposta della genta lo conferma. «Quando annunciamo queste due messe – concludono le catechiste – la cappella è pienissima. Molte persone vengono anche da fuori Comune e noi abbiamo raggiunto lo scopo, quello di una chiesa aperta, diffusa, che sa capire e ascoltare».
 

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