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Ucciso a 59 anni da una malattia: una vita intera trascorsa in mare

di Ivana Agostini
Ucciso a 59 anni da una malattia: una vita intera trascorsa in mare

Monte Argentario: Federico Bambagioni ha lavorato a lungo in Toremar

04 maggio 2024
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MONTE ARGENTARIO. Monte Argentario e l’isola del Giglio piangono Federico Bambagioni ucciso a 59 anni da un male incurabile.
La tragica notizia
Da alcuni giorni era ricoverato all’ospedale San Giovanni di Dio di Orbetello. Il cinquantanovenne da anni era imbarcato come marittimo sui traghetti della Toremar che percorrono la tratta Porto Santo Stefano – Isola del Giglio. Prima che la malattia lo costringesse a lasciare il lavoro era timoniere della nave.
I ricordi
Era entrato nella Toremar nel 1982. Era uno dei marinai più anziani della compagnia di navigazione. «Federico – racconta il collega e amico fraterno Andrea Longobardi – era un marinaio professionalmente molto preparato. Una persona speciale a cui tutti volevano bene. Era impossibile non volergli bene». Fra le sue passioni c’erano la pesca, la nautica, la cucina e la musica. «Nei 15 giorni di riposo dal lavoro – aggiunge Longobardi – andava a pesca. Aveva una barca ormeggiata a Santa Liberata e la teneva come un gioiello. Era appassionato di barche e nautica». Sono tanti i momenti che Federico ha condiviso a bordo con Andrea e i colleghi della Toremar. «Abbiamo trascorso insieme Natale e Capodanno e siamo stati sempre benissimo in compagnia. Se penso a Federico mi viene in mente la sua pasta con le cozze. Se c’era la possibilità gli piaceva mettersi ai fornelli e cucinare. Amava cantare. Appena finito di lavorare, se non eravamo stanchi, io suonavo la chitarra e lui cantava. Ne abbiamo fatte molte di cantate e suonate insieme. Tutti noi colleghi della Toremar siamo distrutti dal dolore. Abbiamo sperato fino alla fine che potesse farcela». Bambagioni era apprezzato anche sull’isola per la sua disponibilità. Se c’era un anziano che arrivava sul molo con la borsa della spesa lui la prendeva e la portava a bordo. «Ti vogliamo ricordare al timone della tua barca – dice il gigliese Alvaro Andolfi – La tua mancanza si farà sentire. Federico era un grande uomo di mare e un grande marinaio. Da quando è stato imbarcato sulla nave che collega Porto Santo Stefano al Giglio si è subito reso disponibile con la comunità gigliese e se c’era da soddisfare qualche necessità non si tirava indietro». I funerali sono oggi alle 15 alla chiesa del Valle. La salma è all’obitorio dell’ospedale di Orbetello.


 

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