Il Tirreno

Grosseto

Trasporti speciali

Isola del Giglio: traghetti fermi, la Guardia costiera “salva” le provette di sangue

di Ivana Agostini
Isola del Giglio: traghetti fermi, la Guardia costiera “salva” le provette di sangue

La nave non è partita per il maltempo e i prelievi rischiavano di andare perduti, la Capitaneria è arrivata subito in soccorso

02 maggio 2024
2 MINUTI DI LETTURA





ISOLA DEL GIGLIO – All’isola del Giglio il traghetto non è partito a causa del maltempo e i prelievi del sangue effettuati in mattinata hanno rischiato di andare persi. Così sono stati portati a Porto Santo Stefano dal gommone della Capitaneria di porto.

Emergenza

È successo nella mattina di giovedì 2 maggio al Giglio. L’infermiere Nicola Masillo è arrivato con il traghetto delle 7,30 della Maregiglio. Ha iniziato a fare i suoi prelievi quando, verso le 10, gli è stato comunicato che il traghetto della Toremar non sarebbe partito per la terraferma a causa delle condizioni meteo marine. L’infermiere ha chiamato il Comune per capire cosa fare.

Il racconto

«Quando ho saputo cosa stava succedendo – racconta il sindaco, Sergio Ortelli – ho chiamato la prefettura e poi la capitaneria di porto che si è resa subito disponibile per il trasporto. Se le provette con i campioni non fossero stati portati a terra in tempo utile sarebbero andate distrutte. Così la guardia costiera con un equipaggio formato da Angelo Pinna e Francesco Di Vuolo del Circomare di Porto Santo Stefano, con a bordo l’infermiere Masillo, è partito per la terraferma e ha consegnato i prelievi alla ditta che si occupa del trasporto e che ha ritardato la partenza per aspettare il gommone. Un ringraziamento va, oltre che alla prefettura e alla guardia costiera – aggiunge il primo cittadino – anche a Dino Cavero che era a disposizione se ci fosse stato bisogno di una qualche manutenzione al gommone della capitaneria». Si è trattato di un episodio atipico visto che in genere l’infermiere non effettua i prelievi se sa che i traghetti non partiranno. In mattinata, però, la decisione è arrivata in corsa e quindi i prelievi erano già stati eseguiti e rischiavano di andare persi.

Primo piano
Il caso

Fiat Topolino sequestrate a Livorno, Stellantis si difende e annuncia: «Toglieremo gli adesivi»