Il Tirreno

Grosseto

Verso le elezioni

Massa Marittima, Mazzocco si presenta: «Al primo posto la tutela degli anziani»

di Maurizio Caldarelli
Massa Marittima, Mazzocco si presenta: «Al primo posto la tutela degli anziani»

Il candidato sindaco del centrodestra vuole che la città volti pagina «dopo decenni d’immobilismo»

02 maggio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Massa Marittima «Uno dei motivi per i quali mi sono candidato a sindaco è quello di dare un senso alla parola democrazia». Paolo Mazzocco, 61 anni, fisioterapista all’Ospedale Sant’Andrea, candidato sindaco del centrodestra per il Comune di Massa Marittima, alle prossime elezioni amministrative, si è presentato così alla stampa, la mattina di giovedì 2 maggio a Grosseto (è il secondo da destra nella foto).

«Da quindici anni – ha detto Mazzocco – sono all’opposizione con la lista civica “Massa comune” e non è mai venuto meno il mio impegno, il mio contrasto all’amministrazione, a questo sistema Pd. Oggi trovarmi a essere candidato di centrodestra, supportato da Fratelli d’Italia e dai repubblicani mi riempie d’orgoglio» Mazzocco, che può contare sull’appoggio dei repubblicani, rappresentati in conferenza stampa da Umberto Marrami, nell’incontro al Caffè Carducci, affiancato dal deputato e coordinatore regionale Fdi Fabrizio Rossi, e dal presidente provinciale Luca Minucci ha sottolineato che «a Massa Marittima, e in tutti i Comuni sotto i 15.000 abitanti, dove conta anche solo un voto in più, anche la persona più distante dalla politica non ha difficoltà a capire che è difficile scavalcare quel voto in più per il controllo di chi governa da sempre. E’ vero che ormai votiamo da ottanta anni, ma è anche vero che la sinistra continua ad avere il consenso e a governare e questa è un’anomalia. Bisogna creare i presupposti affinché questa piccola comunità si risvegli dal torpore».

Paolo Mazzocco ha messo in evidenza che a Massa Marittima «ogni indice è andato in calo: economico, sociale, culturale, sanitario, demografico». E porta un esempio calzante alle sue argomentazioni: «Massa Marittima era una fucina culturale. Nella piazza principale c’è un loggiato, dentro al quale ci sono ancora tutte le bacheche in legno che coprono la circonferenza. Sono tantissime, ma tutte vuote. In passato non bastavano per le associazioni culturali di ogni genere che c’erano a Massa Marittima solo fino a 30-40 anni fa. Non c’è più niente, tutto azzerato, desertificato». Mazzocco, esponente del “Tavolo della salute”, al primo punto della campagna elettorale, ha messo la tutela degli anziani: «Massa Marittima è diventato un paese di anziani, perché i giovani, non essendoci opportunità di lavoro, sono costretti ad andarsene per trovare il loro futuro e questo gap sta via via aumentando. Voglio partire da queste due generazioni contrapposte, per immaginare un futuro di questi giovani, ma prima voglio mettere in sicurezza la popolazione anziana. Giudico immorale che anche per fare una radiografia al torace o al polso gli viene dato l’appuntamento a Castel del Piano o a Orbetello, quando la radiologia del Sant’Andrea è vuota, costringendo, chi può, ad andare dal privato a Follonica». «La città di Massa Marittima è pronta a voltare pagina dopo decenni d’immobilismo – ha aggiunto l’onorevole Fabrizio Rossi - Paolo Mazzocco, un candidato civico, sostenuto da Fratelli d’Italia, dal partito Repubblicano, da sempre innamorato della sua città, è pronto a scendere in campo per guidare la città del Balestro nei prossimi cinque anni».

«È arrivato il momento di dire basta al solito apparato vecchio e stantio del Pd – secondo Rossi - autentico fallimento di tutta la politica massetana. Sicurezza, decoro urbano, sanità e difesa dell’ospedale, tutela e rivalutazione del ruolo delle frazioni del territorio reclama Massa Marittima. Paolo Mazzocco è l’uomo del fare, quello vero». «Paolo – secondo Luca Minucci - è davvero la persona giusta per Massa Marittima. Tutti noi, assieme alle altre forze alleate che lo sostengono siamo pronti a tracciare la rotta da seguire. Una rotta che dovrà servire per quel rilancio economico e sociale di un’intera comunità che purtroppo si sente sempre più orfana e abbandonata al proprio destino».

Primo piano
La vicenda

Chico Forti torna in Italia: chi è l’ex produttore e perché è stato condannato