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La protesta

Cecina, black out in due frazioni: «Da un mese senza luce». La raccolta firme e la risposta del Comune

di Claudia Guarino
Cecina, black out in due frazioni: «Da un mese senza luce». La raccolta firme e la risposta del Comune

Protesta a Marina e alla Cinquantina, raccolte 200 firme. Il Comune: «Stiamo lavorando per risolvere il problema»

05 maggio 2024
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CECINA. Buio pesto. Sia alla Cinquantina che in alcune strade di Marina di Cecina. E se nel primo caso il problema sembra si sia manifestato da una decina di giorni, nel secondo c’è chi giura: «È così da almeno un mese. Ora basta. È fastidioso e anche pericoloso». Al centro di una bufera, che l’esasperazione ha fatto poi convogliare in una raccolta firme dove sono stati fino a ora apposti circa 200 nomi, c’è il black out dell’illuminazione pubblica in due zone della città. Il Comune riconosce il problema che, fa sapere, è legato agli scatti di alcuni nuovi interruttori. «Ci sono due squadre di operai al lavoro – dicono da Palazzo Civico – e al momento è impossibile prevedere una tempistica certa per la risoluzione di tutte le criticità riscontrate». Ma andiamo con ordine.

Zone al buio»

Come detto il punto è questo: da qualche tempo alcune vie della città sono al buio. Niente lampioni e niente illuminazione pubblica. Niente di niente. «Alla Cinquantina è così dal 24 aprile – dicono alcuni residenti – e la situazione è grave». A quanto sembra attualmente a vivere nell’oscurità sono via Salgari, via Ippolito Nievo e parte di via Guerrazzi. Mentre, per quanto riguarda Marina di Cecina, niente lampioni nelle vie Novara, Alessandria, Torino, Piemonte, Zaccaria, viale Galliano (in parte) e piazza Sant’Andrea. «Qui – dice chi in quelle strade abita – la situazione è così ormai da un mese». E a risentirne è la sicurezza. Sia di chi, per esempio, si trova a camminare sui marciapiedi sia chi deve attraversare la strada. E, comunque, ci si chiede sostanzialmente quando verrà risolta una problematica che nei quartieri indicati «va avanti ormai da qualche tempo».

La raccolta firme

I cittadini (sia quelli residenti tra La Cinquantina e San Pietro in Palazzi che quelli di Marina) dicono di aver più volte segnalato il problema al Comune. E i rappresentanti della lista civica Marina più Cecina (per Giangrande) hanno inviato un messaggio di posta elettronica certificata in Comune, indirizzandolo alla commissaria Vincenza Filippi, per fare presente la situazione e per chiedere risposte. E l’hanno fatto allegando una raccolta firme con duecento nomi per chiedere che il problema sia risolto una volta per tutte.

«Lavori in corso»

Dal Comune di Cecina, d’altra parte, fanno sapere che è attualmente in corso la sostituzione dei vecchi quadri elettrici della pubblica illuminazione con nuovi quadri elettrici a norma di legge. «Questo comporta un miglioramento della sicurezza elettrica degli impianti verso i cittadini, che purtroppo transitoriamente è manifestato da un alto numero disservizi legati a scatti di alcuni dei nuovi interruttori aventi un maggior grado di sensibilità. Stiamo lavorando per ripristinare i guasti così da ottenere un impianto di illuminazione pubblica affidabile e sicuro».

«Squadre in campo»

«A breve – proseguono dal Comune di Cecina – sarà attivo anche il sistema di telegestione in grado di rilevare in tempo reale disservizi come lampade non funzionanti, pali caduti e interruttori scattati. Purtroppo, come noto, i disservizi derivanti da dispersioni elettriche sono difficili da individuare e comportano inevitabili e ripetuti interventi per la loro ricerca prima di mettere in atto le conseguenti riparazioni». In sostanza gli operai devono trovare l’esatto cavo su cui lavorare prima di poter ripristinare l’illuminazione pubblica in quel punto. A quanto sembra, dunque, bisogna rimanere in attesa di ulteriori sviluppi.

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