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il caso

Rosignano, rubano nell'auto parcheggiata al cimitero durante il funerale: «Una vergogna»

di Claudia Guarino
Rosignano, rubano nell'auto parcheggiata al cimitero durante il funerale: «Una vergogna»

La figlia del defunto: «È un gesto vergognoso e non è la prima volta che accade»

02 maggio 2024
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Rosignano Approfittando del fatto che i proprietari delle auto parcheggiate fuori dal cimitero stessero in quel momento presenziando a un funerale, ne hanno aperta almeno una per poi portare via una borsa contenente portafoglio e telefoni. Ma sembra che, complessivamente, siano state scassinate tre auto. «Durante l’ultimo saluto a mio padre – racconta Cristina Guerrieri, figlia di Graziano Guerrieri, morto qualche giorno fa – hanno rubato nelle macchine che erano state lasciate nel parcheggio grande del cimitero di Rosignano Marittimo. È una vergogna». Guerrieri è sdegnata e amareggiata. «E so che non è la prima volta che accade». Ma andiamo con ordine.

Il funerale

Sabato scorso, 27 aprile, al cimitero di Rosignano Marittimo si celebrava il funerale di Graziano Guerrieri e, dunque, amici e parenti erano riuniti sul colle per portare l’ultimo saluto al loro caro. «La cerimonia è iniziata verso le 15 e ci siamo trattenuti lì fino verso le 16,30», racconta la figlia. Chi ha preso parte alla cerimonia «ha lasciato l’auto nel parcheggio grande» e, a rito concluso, i presenti sono tornati alle loro macchine. Ma c’è chi, a quel punto, ha fatto l’amara scoperta.

Il furto

Perché «alcuni amici hanno trovato la macchina svaligiata», dice Cristina. I finestrini non erano spaccati né risulta che la carrozzeria esterna fosse danneggiata. «Evidentemente hanno trovato il modo per aprire le portiere senza lasciare particolari segni», fatto sta che i ladri sono riusciti a portare via «una borsa con dentro un portafoglio contenente le carte, 400 euro, le chiavi e due cellulari. Un telefono l’abbiamo ritrovato a Chioma utilizzando l’applicazione che serve per la localizzazione. Delle altre cose rubate, invece, nessuna traccia». E l’intenzione dei derubati, adesso, «è quella di far denuncia».

«Una vergogna»

Persa la borsa col telefono e tutto il resto, ciò che rimane nei derubati e nella parente del defunto è la tanta amarezza per quanto è accaduto l’altro giorno. Sia per il gesto in sé, cioè il furto della borsa sfilata dall’auto lasciata in sosta al cimitero. Sia per il contesto in cui tutto questo si è verificato. «E so – dice Cristina Guerrieri – che non è la prima volta che accade. A quanto so i ladri hanno, già agito in passato durante i funerali approfittano del fatto che le persone siano in quel momento distratte per colpire. E la cosa, devo dire, è parecchio triste».l


 

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