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Primo Maggio, tutte aperte le aziende cinesi del Macrolotto di Prato


	La manifestazione del Si Cobas al Macrolotto di Prato
La manifestazione del Si Cobas al Macrolotto di Prato

Il sindacato Si Cobas ha manifestato davanti alle fabbriche della zona industriale. Il Pd lancia il “Patto sociale contro lo sfruttamento”

01 maggio 2024
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PRATO. Il 1° maggio è la Festa dei lavoratori, ma non di tutti i lavoratori. Certo non delle migliaia di operai che lavorano in tante aziende cinesi del Macrolotto di Prato. Oggi il sindacato Si Cobas ha sfilato per le strade della zona industriale e racconta di aver trovato tutte le fabbriche aperte.

«In cento nonostante la pioggia per le strade del Macrolotto 1 contro il super sfruttamento – si legge in una nota del Si Cobas – In una giornata che dovrebbe essere la festa dei lavoratori, abbiamo portato la contestazione alle centinaia di fabbriche in cui anche oggi operai e operai sono costretti a turni di lavoro dalle 12 alle 14 ore. Il 100% delle aziende di via dei Fossi e via Gora del Pero oggi erano aperte. Come tutti i giorni dell'anno, in un sistema che non conosce festa o riposo per chi lavora. Alcune aziende sono state simbolicamente "chiuse" con nastri segnaletici.  Alla "passeggiata rumorosa" hanno partecipato gli operai della Tintoria Ks, della Acca di Seano, della Welltex e di molte altre aziende del distretto tessile pratese. Nelle celebrazioni istituzionali si continua a fare finta di non vedere le decine di migliaia di nuovi schiavi sfruttati nel distretto. Intanto sono proprio coloro che con gli scioperi hanno conquistato le otto ore ed il diritto al riposo che oggi, invece di riposare, si sono presi la responsabilità di lottare per chi ancora è senza diritti».

In mattinata si è svolto il tradizionale corteo dei sindacati confederali, partito da piazza Mercatale e terminato con un comizio del segretario della Camera del lavoro Cgil, Lorenzo Pancini, in piazza del Comune.

«Lo sfruttamento lavorativo rappresenta una piaga che colpisce diverse fasce della popolazione, in particolare i lavoratori più fragili e vulnerabili – scrive il Partito democratico in una nota – È un fenomeno complesso che richiede un impegno corale da parte di tutti gli attori della società, dalle istituzioni alle imprese, dai cittadini alle organizzazioni sindacali e di tutela dei lavoratori. Il Partito democratico di Prato, dalla manifestazione del Primo Maggio, lancia così la proposta del “Patto sociale contro lo sfruttamento” per realizzare sul territorio un sistema di collaborazione e di responsabilità condivisa, finalizzato al contrasto dello sfruttamento lavorativo in tutte le sue forme».
«Oggi, come ogni anno, siamo alla manifestazione del Primo Maggio organizzata da Cgil, Cisl e Uil – dice Marco Biagioni, segretario del Pd – E proprio da qui ci prendiamo l’impegno forte di portare avanti il “Patto sociale contro lo sfruttamento” che è tra i punti cardine del programma di governo del Partito democratico. Si tratta di una proposta che nasce dalle campagne di ascolto che il nostro partito ha svolto in questi mesi e dagli Stati Generali del Lavoro che abbiamo organizzato in città lo scorso anno. Puntare sul lavoro etico e responsabile, sul contrasto allo sfruttamento e sull’istituzione di nuovi strumenti a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori è per noi una priorità assoluta».
«Come Partito democratico – dice Aksel Fazio, responsabile lavoro del Pd – vogliamo fare un passo avanti. Le denunce dei lavoratori, purtroppo, non sono più sufficienti per far emergere i luoghi di sfruttamento. Spesso denunciare pone il lavoratore in una condizione addirittura peggiore di quella di essere sfruttato. Occorre investire su politiche di reinserimento che diano ai lavoratori sfruttati effettive prospettive per migliorare realmente la propria condizione. Servono più controlli mirati tesi ad aggredire i punti nodali e più redditizi come trasporti e affitti, oltre a una responsabilità solidale a garanzia del monitoraggio della filiera. E poi un soggetto che si ponga come intermediario tra le politiche statali e quelle territoriali per quel che concerne il contrasto allo sfruttamento e la tutela di chi denuncia. La proposta del Pd è articolata e si basa su più aspetti, tutti fondamentali: vigilanza e contrasto, emersione, protezione e reinserimento, ricerca. Solo tenendo tutto assieme riusciremo davvero a contrastare efficacemente questa terribile piaga».

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