Il Tirreno

Firenze

Lavoro

La protesta: “Turni estenuanti e straordinari non pagati”

di Chiara Vignolini
La protesta: “Turni estenuanti e straordinari non pagati”

Protagonisti dello sciopero sono gli autisti di Campi Bisenzio che lavorano in appalto per Esselunga

02 maggio 2024
2 MINUTI DI LETTURA





CAMPI BISENZIO. “Turni estenuanti, straordinari non pagati, scarsa sicurezza dei mezzi di

trasporto”: sono questi i motivi che

hanno spinto una cinquantina di autisti in appalto Esselunga a

scioperare. Lo stato di agitazione, indetto da Si Cobas Firenze e Prato,

è partito dal magazzino di Campi Bisenzio, dove i lavoratori che hanno

aderito allo sciopero sono diciassette, e si è poi spostato davanti al

supermercato Esselunga di via di Novoli. Ma non solo, anche altri

lavoratori toscani hanno aderito rendendo la manifestazione regionale.

Si tratta di autisti che, quotidianamente, consegnano la spesa a

domicilio e che sono, come da loro spiegato,  “sottoposti a doppi turni, con orario di lavoro non

conteggiato e non retribuito correttamente come previsto dal contratto

nazionale”. «Con questo sciopero chiediamo nuove condizioni di lavoro, il

pagamento delle ore effettive, la fine dei turni massacranti e

soprattutto la sicurezza per chi sale sui furgoni – afferma Luca

Toscano, Si Cobas Firenze – Si parla di turni che arrivano fino a 16 ore

al giorno per cui non esiste un tesserino marcatempo, di orari di

lavoro che non vengono conteggiati correttamente ma anche di furgoni cheescono, ogni giorno, con pneumatici e freni consumati». Il contratto nazionale si compone di 39 ore settimanali di

lavoro ma, dopo l’incremento delle consegne avvenuto durante la

pandemia, è stato introdotto un accordo che prevede l’allungamento dei

turni a 44 ore settimanali. «Noi entriamo a lavoro alle 7.30 però siamo

pagati dalle 9 di mattina – spiegano alcuni lavoratori – Inoltre, i

turni sono troppo lunghi, per noi non esistono sabati né domeniche.

Arriviamo a stare anche 16 ore sul fugone che si presenta in condizionicritiche.

Non è possibile lavorare così, abbiamo fatto molte segnalazioni ma ci

rispondevano sempre che, dopo il turno, le avrebbero sistemate».

L’aderenza allo sciopero, a livello regionale, è stata abbastanza alta

dato che, su ottanta lavoratori dei magazzini di Campi Bisenzio, Porcari

in provincia di Lucca, Livorno e Montecatini, hanno aderito cinquanta autisti.

Primo piano
L'operazione

Livorno, 134 Fiat Topolino sequestrate al porto dalla Finanza: «Non sono “made in Italy”»

di Stefano Taglione